Se ti capita di passare del tempo online a postare foto, commentare post, guardare video o leggere news, ricette e forum allora probabilmente sei già un utilizzatore dei social media!
Ma cosa sono davvero i Social Media?
Forse starai pensando a Facebook e Instagram ed effettivamente sei sulla strada giusta, ma il mondo dei social media è decisamente più ricco!
Le piattaforme appena citate sono dei social network, ovvero degli spazi virtuali dediti a creare delle comunità di utenti che condividono degli interessi tra loro.
I social network sono un sottoinsieme dei social media i quali contengono al loro interno tutti gli spazi virtuali che consentono l’interazione tra gli utenti mediante piattaforme web.
Quindi oltre ai social network, questi nuovi media comprendono i forum, i siti ufficiali delle organizzazioni, i blog, le wiki, i webinar, i mondi virtuali e tanto altro.
Per chiarire la differenza pensa che i social media sono mezzi attraverso cui condividere contenuti, mentre un social network è una specifica piattaforma che promuove una rete virtuale tra gli utenti che fa crescere una community sulla base di un interesse condiviso.
Se vuoi orientarti meglio tra i vari tipi di piattaforme che compongono l’universo dei social media ti suggerisco di dare uno sguardo alla tabella qui sotto.
Troverai la matrice di Kaplan e Haenlein che classifica i new media in base a due gruppi di variabili: Auto-presentazione/Auto-rivelazione e Presenza sociale/Ricchezza del media.
Auto-presentazione & Auto-rivelazione
Riguarda la percezione di poter rivelare se stessi e fornire informazioni personali (es. dati anagrafici, passioni, hobbies, preferenze). Più è alta questa variabile più la persona condividerà sul web aspetti di sé.
Presenza sociale & Ricchezza del media
Riguarda sia il tipo di contatto che gli utenti possono avere durante l’interazione (es. solo audio, audio e video, immagini statiche, modelli animati in 3D) sia la quantità delle informazioni che si possono scambiare in un determinato lasso di tempo. Più è alta questa variabile più gli utenti avranno interazioni rapide e coinvolgenti.
Incrociando questi due aspetti troverai le caratteristiche generali di ogni tipologia di media:
Se non sei pratico di questi termini ti faccio degli esempi per ciascuna di queste categorie: Blog (Salvatore Aranzulla, The Blonde Salad, WiFi Psy); Social Network (Facebook, Google+, Instagram); Virtual Social Worlds (Second Life, The Sims Online); Collaborative Projects (Wikipedia, Slideshare); Content Communities (Youtube, Pinterest); Virtual Game Worlds (Fortnite, World of Warcraft).
L’aspetto importante è che tutte queste forme di social media sfruttano le potenzialità del web 2.0 e si differenziano dai media tradizionali per due caratteristiche: Interattività e Orizzontalità
Interattività
Chi fruisce del contenuto (una foto, una notizia, un video, ecc.) ha il potere di relazionarsi con chi l’ha fornito e condividerne pareri all’interno di una comunità virtuale
Orizzontalità
Ogni utente può essere sia fruitore che creatore di contenuti. mette su un livello paritario chi fornisce i contenuti con chi li consuma
Per comprendere più approfonditamente questi due concetti ti propongo un brevissimo excursus della storia dei mass media.
In principio fu la stampa. Successivamente verso la prima metà del ‘900 il primato dello scambio di informazioni che fino ad allora era stato monopolizzato dai giornali vede la nascita di un nuovo competitor: la radio.
Qualche anno più tardi inizia a diffondersi sempre più quello che diverrà il mass media per eccellenza, la TV, la quale però come i suoi predecessori mantiene ancora una forma di comunicazione verticale.
Ciò vuol dire che coloro che trasmettono i contenuti (ad esempio il giornalista del telegiornale) comunica agli utenti i quali però non hanno possibilità di interazione con l’emittente.
Quindi fino ai primi anni 2000 la TV ha fatto da padrone e i media hanno avuto una struttura verticale e scarsamente interattiva. Nonostante ciò, mia nonna non ha mai accettato queste caratteristiche e per anni, dal comodo divanetto di casa sua, ha provato a intavolare discussioni con i conduttori dei telegiornali ma, come puoi immaginare, i giornalisti non le rispondevano mai.
A quanto pare però il desiderio di interagire con chi ci fornisce dei contenuti non era sono un bisogno di mia nonna ma dell’intera popolazione, e internet è stata la tecnologia perfetta per realizzare tutto ciò, favorendo così la nascita dei social media.
Nonostante internet cominci a essere usato per scopi non militari verso il 1994, è solo intorno al 2003 con la nascita di MySpace che inizia l’era dei nuovi media.
Negli anni a venire si sono susseguiti a cascata i vari Facebook, Blogger, Linkedin, Flickr, Twitter, Pinterest, Reddit, Instagram, Tic-Toc e tanti altri, tutti accomunati dalle medesime due caratteristiche: interattività e orizzontalità.
I social media diventano il primo strumento di comunicazione nativamente interattivo, l’utente non è più solo ricettore dell’informazione ma ha la possibilità di commentarla, condividerla, criticarla, può interagire non solo con chi fornisce l’informazione ma anche con tutti gli utenti interessati ad essa.
Ora che hai compreso l’aspetto innovativa di questi media ti invito a concentrarti sulle ricadute che queste nuove tecnologie hanno avuto sulle persone:
Interattività e orizzontalità hanno rivoluzionato il modo di vivere l’informazione, pensate se mia nonna invece di sbraitare davanti al telegiornale in TV avesse potuto commentare un con un post sul sito ufficiale del TG.
Il suo commento sarebbe stato letto da milioni di persone, la sua opinione sarebbe stata letta, e l’aspetto fondamentale di tutto ciò non sta nel contenuto del post bensì nelle ricadute che questo avrebbe avuto su mia nonna.
Sì, perché l’interattività dei social media ci dà la possibilità di influenzare le transazioni che avvengono tra chi emette e chi riceve l’informazione, fornendoci persino il potere di modificare idee e stati d’animo dell’emittente.
Avvolte questo potere è solo illusorio ma lo stato di benessere da esso derivante è assolutamente reale. In parole povere il post di mia nonna difficilmente avrebbe cambiato le sorti del mondo ma far sentire la sua voce l’avrebbe molto gratificata!
Ecco a te la dinamica:
In psicologia sappiamo che se una esperienza ci gratifica tenderemo a ripeterla, ed è per questo che più interagire sui social ti fa stare bene più tempo passerai a commentare post e foto.
Se ti interessa capire più nel dettaglio cosa produce la sensazione di benessere che tiene milioni di persone al giorno incollate ai social media ti consiglio di continuare la lettura e scoprire cos’è lo “stato di flow”.
A cosa è dovuto il successo dei Social Media?
Se hai letto l’articolo sin qui saprai cosa sono e come si categorizzano questi new media, ora ti spiego cosa li rende così accattivanti, tanto da esser ogni giorno più presenti nella vita di tutti noi
Psicologicamente parlando si è visto che i social media riescono a produrre delle “esperienze ottimali” essendo in grado di fornire una ricompensa intrinseca a chi li utilizza. Si dice che l’utente si trovi in uno “stato di flow” che è lo stato di benessere che percepiamo utilizzando i social poiché questi media son talmente ampi e variegati che permettono a ognuno di noi di soddisfare i bisogni più disparati.
Sono stati trovati quattro grandi gruppi di bisogni che le persone possono gratificare utilizzando i social media.
Ti invito a pensare a te o a qualcuno a te vicino per capire quali bisogni trovano soddisfazione attraverso i social:
- Ti piace usare i social per stare in contatto con gli amici o cercarne di nuovi?
Allora i new media sono un’ottima via per prenderti cura dei tuoi bisogni associativi, questi riguardano il piacere di stare insieme e condividere informazioni e opinioni con le persone che più ti piacciono! Per estensione, questo bisogno riguarda anche tutti quelli che utilizzano i social per “cercare l’amore”; - L’aspetto che più ti aggrada dei social è che sei un membro importante per un gruppo o una community?
In questo caso i social media vanno ad accarezzare il nostro bisogno di autostima. Lo stato di flow è garantito dal sentirsi stimato dagli altri, dall’esser stato scelto come amico, dall’aver ricevuto apprezzamento per i contenuti che produci; - Ti piace stare sui social perché puoi bloccare gli estranei e stare in contatto solo con chi decidi tu?
Questo è tipico di chi vuole soddisfare il proprio bisogno di sicurezza, e questo avviene perché sei in pieno potere di scegliere con chi parlare o a chi comunicare i tuoi stati. Questo bisogno è spesso soddisfatto dal fatto che hai il controllo sul come e a chi ti racconti e talvolta il fatto di farlo in incognito o tramite una identità fittizia aumenta la sensazione di sicurezza; - Trovi piacevole utilizzare i social media perché ti soddisfa mettere a disposizione le tue competenze e nozioni per chi ne ha bisogno?
Ciò può sottintendere che usare i social ti aiuta a esprimere il tuo bisogno di autorealizzazione. Per te è importante sapere che il tuo contributo online è di aiuto per gli altri, essere utili è una delle strade che ti aiuta a sentirti competente su determinate tematiche e quindi puoi sentirti realizzato per quello che sei.
Statisticamente gli uomini tendono a dare più valore ai bisogni di autostima e autorealizzazione e le donne preferiscono usare i social per soddisfare i bisogni associativi.
Se ti sei fatto un’idea su quali di questi bisogni senti più vicini a te avrai forse intuito che queste sono delle esigenze totalmente sane che fanno parte dello sviluppo di qualsiasi persona e si possono soddisfare anche senza utilizzare i social media.
Pensa a squadre di calcetto, gruppi yoga, aperitivi, speed date, luoghi di lavoro, pranzi in famiglia.. in tutti questi posti possiamo sentirci apprezzati, importanti e sicuri. La forza dei nuovi media sta nel fatto che gratificano i nostri bisogni in maniera decisamente più veloce e immediata e ci illudono di darci maggiore controllo sull’ambiente nel quale ci muoviamo.
Ma non è tutto oro ciò che luccica, quindi se vuoi un quadro più completo sui social media faresti bene a proseguire la lettura.
I Social Network possono essere pericolosi?
Certo che sì! Possono diventare pericolosi, ciò non vuol dire che di loro natura siano dannosi per chi li usa, in linea generale il campanello d’allarme lo si ha quando l’utilizzo dei social diviene una condizione necessaria per stare bene.
Ora che hai un’idea sui quattro bisogni di base che promuovono l’uso dei social avrai intuito che puoi serenamente soddisfare i tuoi bisogni online tramite i new media, i problemi nascono quando il web diventa uno degli unici modi che hai per stare con gli amici, sentirti apprezzato o stare a tuo agio.
In questo caso ti consiglio di focalizzare davvero a cosa ti serva utilizzare i social per poi provare a soddisfare quel medesimo bisogno in altre modalità.
In pratica è bene tener presente che benché online sia più facile e immediato, è possibile per tutti vivere lo stato di flow anche offline!
Ho voluto fornirti alcuni spunti per farti comprendere come sia facile rimanere intrappolati nella rete dei social media, ma le concause relative all’abuso di social possono essere tante e profonde quindi se dovessi vedere che tu o qualcuno a te vicino dovesse sviluppare una forma di dipendenza dai social media ti consiglio di contattare professionisti che come me sono specializzati nella cura della persona.
Parlando di pericoli quello delle dipendenze non è l’unico rischio nel quale si può incorrere utilizzando i social. Mi capita spesso di lavorare con i pazienti sulle ricadute che alcuni post o commenti hanno avuto su di loro. Questo perché le comunicazioni mediate dal web è per sua natura meno empatica di quella vis-à-vis e quindi è molto più frequente incappare in post aggressivi o svalutanti.
Le forme più frequenti di attacco che si trovano sui social sono:
Trolling
Una sorta di presa in giro che può essere più o meno provocatorio, può avere forme puramente goliardiche o decisamente più irritanti.
Stalking
Un accanimento nel perseguitare una persona attraverso i social, può essere manifesto quando lo stalker assilla attivamente il proprio bersaglio oppure celato quando lol stalker ha un interesse morboso per una persona ma non lo manifesta tramite commenti o post.
Body Shaming
Riguarda commenti destinati a deridere l’immagine o l’aspetto fisico del soggetto ritratto in foto o video.
Tali attacchi solitamente si pongono su un continuum che va dalla scherzosa presa in giro ad insulti veri e propri e possono quindi avere gravi ricadute sul benessere psichico di chi li subisce. Questi comportamenti rientrano nel triste quadro del cyberbullismo e la cronaca ci ha fatto vedere le terribili conseguenze che possono avvenire se si ignora questo fenomeno.
Per concludere questa rapida panoramica sulle insidie che possono nascondere i social media è importante menzionare tutte quelle attività fraudolente che riguardano la sottrazione delle informazioni.
La verità è che il web è pieno di gente che vuole rubare i tuoi dati sensibili (nome, cellulare, password, numero di carta di credito, ecc.) perché ci sono infiniti modi per far soldi rivendendo o sfruttando questo tipo di informazioni.
I fenomeni più presenti sui social sono il phishing e l’hacking:
Il phishing comprende tutti gli espedienti che mirano a rubare i dati sensibili dell’utente attraverso false comunicazioni, per intenderci sono quelle false e-mail di gente che si spaccia per note compagnie (alle quali magari sei realmente abbonato) chiedendoti di fornirgli i tuoi dati per i più disparati motivi (es. per aggiornare il database o inviarti presunti regali);
L’hacking invece riguarda tutti i tentativi di penetrare nei profili altrui per rubarne i dati. A differenza del phishing, dove è l’utente che fornisce i dati al truffatore, gli hackers si insidiano nei PC degli dei soggetti attraverso degli spyware (applicazioni che rubano i dati che inseriamo su computer e smartphone) senza che la persona se ne possa accorgere.
Per evitare di incappare in queste insidie ti consiglio di non rispondere a messaggi sospetti che ti chiedono dati personali e ricorda sempre di effettuare delle scansioni antivirus sugli strumenti che utilizzi per navigare sul web!
Questa è solo una panoramica dei principali pericoli in cui tu o i tuoi cari possono incorrere utilizzando i social media, spero tuttavia che non ti facciano desistere dalla miriade di vantaggi che il web può fornire. Il segreto è sempre quello di monitorarti, presta attenzione a come stai prima durante e dopo una navigata sui social, monitora che il tuo conto in banca non registri transazioni strane e prenditi cura dei tuoi dati personali anche quando li inserisci online.
Nel caso in cui sentissi il bisogno di un supporto personale non esitare a contattarmi.
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Dipendenza da Internet: Quanto ne sei dentro?
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” Ricorda: attiva prima le connessioni neurali e poi di quelle WiFi “
– WiFi Psy –
Last Updated on 7 Febbraio 2022 by Paolo Carrone