Gli Influencer. Dividono le folle, c’è chi non può vivere senza di loro e chi li percepisce in modo ostile o disinteressato.
Qualunque sia la tua opinione a riguardo è innegabile che siano un fenomeno già affermato che sta prendendo sempre più spazio nella società moderna.
Ti sei mai chiesto:
Come mai gli influencer hanno così tanto successo?
In questo articolo voglio offrirti alcune prospettive derivanti dalla Psicologia Sociale che possono aiutarti a rispondere a questa domanda.
Prima di capire le basi psicologiche sulle quali si fonda in successo degli Influencer voglio condividere con te un paio di dati che possono darti un’idea della portata di questo fenomeno.
- L’Influencer nostrana per eccellenza, Chiara Ferragni, ha attualmente 26 milioni di follower su Instagram (probabilmente mentre leggerai questo articolo il numero sarà persino aumentato).
Ventisei milioni vuol dire che ci sono più le persone che seguono la Ferragni rispetto alla popolazione di tutta l’Australia. - Kylie Jenner, l’influencer di punta made in USA ha all’attivo oltre 300 milioni di follower su Instagram.
- L’Influencer Marketing (il mercato che gira intorno alle sponsorizzazioni tramite influencer) che nel 2016 era stimato circa 1.7 miliardi di dollari, oggi vale qualcosa come 13.8 miliardi di dollari.
I numeri parlano da soli.
Il mondo degli Influencer è immenso e si sta espandendo, allora andiamo a vedere come mai così tanta gente sceglie di alimentare questo fenomeno.
La psicologia come chiave di lettura del “fenomeno Influencer”
Ripartiamo dalla domanda iniziale: Come mai gli Influencer hanno così tanto successo?
I motivi son molteplici, ma voglio condividere con te due elementi che la psicologia può metterti a disposizione per leggere questo fenomeno:
Bisogno di Appartenenza e Leadership
Bias cognitivi e Autorità sui Social
Forse avrai già sentito alcuni di questi costrutti, quello che ti propongo è di collegarli l’un l’atro per crearti un quadro che possa spiegarti il successo degli Influencer.
Ok!
Entriamo nel vivo di questi due punti.
Bisogno di Appartenenza e Leadership
Decenni prima della nascita dei Social Network i grandi della Psicologia Sociale come Maslow e Baumeister hanno scritto su pietra che il Bisogno di Appartenenza è condizione imprescindibile per il benessere dell’uomo.
Il Bisogno di Appartenenza è innato e primordiale, negli anni oltre a garantire la sopravvivenza è stato la molla degli uomini per abbracciare tutti i bisogni di relazione.
Amare ed esser amati, cooperare, condividere, sono tutti aspetti fondamentali per benessere e autostima.
L’appartenenza a una comunità ti dà forza e valore.
Pensa alle fedi sportive, ai partiti politici, ai fanclub o ai gruppi religiosi, il fatto di esser tutti legati da una stessa credenza, da una stessa passione ti può dare sicurezza e gioia.
Gli Influencer cavalcano appieno questa dinamica.
Comunicando apertamente i loro valori e i loro interessi (moda, politica, finanza, gaming, ecc..) attraverso i Social permettono la creazione di comunità di persone (Community) che condividono le stesse passioni.
All’interno di una Community la persona si sente a casa, si sente apprezzata, utile, si sente interessata e spende con piacere il proprio tempo. Nella Community la persona sta bene.
Tutto ciò accade perché il bisogno di appartenenza è alla base del benessere psicologico.
L’uomo ha bisogno di appartenere e l’Influencer fornisce uno spazio dove coltivare questo senso di appartenenza.
Quindi puoi vedere l’Influnecer come il leader di una comunità e il suo profilo social è lo spazio nel quale commentare, rispecchiarsi, condividere e vivere il benessere della Community.
In virtù del Bisogno di Appartenenza l’Influencer può costruire una Leadership.
Condividere contenuti sul web è una condizione necessaria ma non sufficiente per ottenere un seguito di persone (e costruire una leadership). Serve qualcos’altro.
Secondo la Teoria dell’Influenza Sociale Informativa gli individui (i Followers) danno valore a un leader conformando i loro sentimenti e opinioni solo quando la persona di riferimento (l’Influencer) è considerata come depositario di informazioni accurate.
In pratica affinché le persone stimino, si affidino o si conformino ad un Influencer è necessario che quest’ultimo appaia competente in ciò che comunica, deve essere Autorevole.
Gli influencer hanno successo perché è molto facile comunicare autorevolezza tramite i Social Network.
Perché è più facile?
Perché i Social sfruttano benissimo il Principio di Prossimità Sociale e alcuni Bias Cognitivi.
Continuando a leggere scoprirai di cosa si tratta.
Bias Cognitivi e Autorità sui Social
Adesso sai che gli influencer devono parte del loro successo al fatto che si propongono come Leader autorevoli per compiacere il Bisogno di Appartenenza dei loro follower.
Ora vediamo quali “stratagemmi” usano per apparire leader autorevoli ed esser apprezzati dalla loro community, talvolta anche più di quanto meriterebbero.
Secondo il Principio di Prossimità Sociale le persone tendono a dare fiducia a coloro che considerano avvicinabili.
Il fatto che molti Influencer condividano la propria vita personale, usino foto e video della propria abitazione o che abbiano uno scambio interattivo con la propria Community alimenta l’idea che siano persone avvicinabili.
Prendi ad esempio la casa della Ferragni, il fatto di sapere com’è arredata o di esser spettatore quotidiano delle vicende che accadono in quella casa, farà sentire quell’ambiente come familiare e spingerà a far percepire la Ferragni stessa come una persona vicina e raggiungibile.
La verità è che probabilmente né io né tu entreremo mai in contatto con la Ferragni e tantomeno metteremo mai piede nella sua casa.
La relazione Infliencer-Follower proprio perché è quotidiana, usa un registro informale e tratta temi personali e di valore condiviso (con la community) favorisce una relazione “illusoria” di fiducia che alimenta il valore dell’Influencer come Leader Autorevole.
Oltre a questo punto il mondo dei Social Network favoriscono l’attivazione di vari Bias Cognitivi che aumentano esponenzialmente l’autorevolezza dell’influencer.
Considera i Bias Cognitvi come degli errori ricorrenti di stima o ragionamento che la nostra mente mette automaticamente in atto in determinate situazioni.
Curioso di sapere quali Bias possono sovrastimare l’autorità degli influencer?
Te ne mostrerò alcuni, primo tra tutti è il Bias dell’Attrattiva per il quale tendiamo a ritenere più intelligenti e competenti le presone di bell’aspetto.
Puoi immaginare come sui Social ci siano infiniti strumenti per migliorare l’aspetto estetico (filtri, editing, trucco, luci, ecc..), un Influencer che appare più bello sarà percepito come più competente e quindi secondo la Teoria dell’Influenza Sociale Informativa aumenterà il suo valore agli occhi del follower.
Un altro Bias Cognitivo frequente è La Fallacia di Gabler .
Si tratta della tendenza a giudicare gli eventi attuali in virtù degli episodi accaduti nel passato.
Può accadere quindi che degli Influencer che attualmente producono contenuti scadenti aumentino il loro bacino di seguaci perché in passato hanno creato contenuti di valore (in relazione alla comunità di apparenza).
Cioè, magari la Ferragni oggi parla molto meno di moda ma è comunque percepita come una persona influente e degna di esser ascoltata perché in passato (nella sua community di appartenenza) è stata un guru del mondo fashion.
L’ultimo Bias che ti propongo è noto come l’Effetto Alone .
Secondo questo Bias Cognitivo c’è la tendenza a estendere il giudizio di un singolo tratto di una persona e generalizzarlo anche su altri aspetti dello stesso individuo.
Ad esempio, se si è diventati follower della Ferragni perché si apprezzano i suoi consigli in fatto di moda, può accadere che si considerino di valore anche i suggerimenti sull’educazione dei figli.
In questo modo l’Influencer aumenterà la propria autorevolezza anche rispetto a tematiche delle quali potrebbe non essere competente.
Tutti questi Bias non fanno altro che potenziare la posizione di leadership dell’Influencer facendolo diventare una figura apprezzabile e autorevole, per questo motivo far parte della sua community diventa un’esperienza appagante e che soddisfa il nostro Bisogno di Appartenenza.
Perfetto! Sei arrivato alla fine!
Spero che gli spunti sulla Psicologia Sociale e sui Bias Cognitivi ti abbiano aiutato a leggere parte del successo degli Influencer.
Come puoi percepire, al di là delle tue opinioni personali, ciò che fanno gli Influencer ha un valore sociale che può promuovere il benessere personale.
Le problematiche nascono quando si tende a idealizzare queste star del web arrivando a prendere i loro messaggi come oro colato.
Per star bene basta che mantieni la giusta distanza tra te e loro.
Se non scivoli nel meccanismo dell’idealizzazione son certo che potrai goderti al meglio i tuoi Influencer preferiti.
Nel caso in cui sentissi il bisogno di un supporto personale non esitare a contattarmi.
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